URAN - A SHORT NOVEL
La città
Talvolta sono gli eventi piu' grandi a non avere testimoni: quando Uran usci dalla caverna nessuno lo vide. Mai nessuno era uscito dalla caverna.
Al principio del tempo Urok il demiurgo ha dato agli uomini della citta tre cose: il fiume per nascere, la caverna per morire e le leggi per vivere.
Urok ha creato la citta per gli uomini.
Solo la citta' esiste e non vi e' altro luogo all' infuori di essa.
Urok ha creato i cicli infiniti come dono per i meritevoli.
Urok ha creato la caverna come punizione per gli indegni.
Urok ha creato il fiume per la rinascita dei meritevoli.
Urok permette attraverso il fiume la rinuncia degli impazienti.
Solo Urok assegna il ciclo ai nascenti.
Solo Urok decide la durata del ciclo.
Non vi e' niente sopra la legge.
Non vi e' altra legge oltre alla legge di Urok.
La caverna. Solo i sacerdoti e i rei hanno accesso alla cavita' principale. Solo i rei percorrono il buio corridoio, alto poco piu' della loro testa e tanto angusto da non consentire il passaggio a due persone affiancate. Si dice sia stata la mano di Urok stesso a scavarla.
Il Fiume. Lento e scuro, basse rive fangose. Si dice sia stato il sangue di Urok stesso a generarlo. Le persone (blu o rosse) ne escono camminando da sole e, giunte alla riva si accasciano svenute. I sacerdoti le lavano e si prendono cura di loro.
Il ciclo blu. non conoscendo dolore e miseria non avevano mai avuto bisogno di rientrare ne di violare le leggi, poiche' la loro stessa esistenza era la violazione piu' grande.
Il ciclo rosso. Amare le leggi e mostrarsi meritevoli, trasgredirle e mostrarsi indegni, rientrare nel fiume e mostrarsi impazienti sono le loro uniche scelte. Gli impazienti sono coloro che, incapaci di attendere la conclusione del proprio ciclo, lo spezzano per sempre: attraverso la rinuncia, si rientra nel fiume interrompendo il proprio ciclo.
Uran porta con se' oggetti e ricordi dei rei scomparsi per consegnarli ai parenti. File immense davanti alla grotta, stavolta per entrare.
Talvolta sono gli eventi piu' grandi a non avere testimoni: quando Uran usci dalla caverna nessuno lo vide. Mai nessuno era uscito dalla caverna.
Al principio del tempo Urok il demiurgo ha dato agli uomini della citta tre cose: il fiume per nascere, la caverna per morire e le leggi per vivere.
Urok ha creato la citta per gli uomini.
Solo la citta' esiste e non vi e' altro luogo all' infuori di essa.
Urok ha creato i cicli infiniti come dono per i meritevoli.
Urok ha creato la caverna come punizione per gli indegni.
Urok ha creato il fiume per la rinascita dei meritevoli.
Urok permette attraverso il fiume la rinuncia degli impazienti.
Solo Urok assegna il ciclo ai nascenti.
Solo Urok decide la durata del ciclo.
Non vi e' niente sopra la legge.
Non vi e' altra legge oltre alla legge di Urok.
La caverna. Solo i sacerdoti e i rei hanno accesso alla cavita' principale. Solo i rei percorrono il buio corridoio, alto poco piu' della loro testa e tanto angusto da non consentire il passaggio a due persone affiancate. Si dice sia stata la mano di Urok stesso a scavarla.
Il Fiume. Lento e scuro, basse rive fangose. Si dice sia stato il sangue di Urok stesso a generarlo. Le persone (blu o rosse) ne escono camminando da sole e, giunte alla riva si accasciano svenute. I sacerdoti le lavano e si prendono cura di loro.
Il ciclo blu. non conoscendo dolore e miseria non avevano mai avuto bisogno di rientrare ne di violare le leggi, poiche' la loro stessa esistenza era la violazione piu' grande.
Il ciclo rosso. Amare le leggi e mostrarsi meritevoli, trasgredirle e mostrarsi indegni, rientrare nel fiume e mostrarsi impazienti sono le loro uniche scelte. Gli impazienti sono coloro che, incapaci di attendere la conclusione del proprio ciclo, lo spezzano per sempre: attraverso la rinuncia, si rientra nel fiume interrompendo il proprio ciclo.
Uran porta con se' oggetti e ricordi dei rei scomparsi per consegnarli ai parenti. File immense davanti alla grotta, stavolta per entrare.